Forse non sarò brava a spiegarlo con le parole, sono abituata ad esprimermi muovendo il mio corpo; ma ho deciso di iniziare a scrivere. Con lo yoga è stato amore a prima vista. Prima di iniziare a praticare ero affascinata da questo mondo. Seguivo sui social tante ragazze che lo praticavano e dicevo tra me e me “Caspita! Non riuscirei mai a fare questa posizione ma mi piacerebbe tanto provare”. Presa dalla vita frenetica di ogni giorno non trovavo mai il tempo per iniziare. Non trovavo mai il tempo per me. Eppure abbiamo 24 ore a disposizione ogni giorno.
Il 2020 ha cambiato le nostre vite.. ci ha costretti a rallentare, a fermarci. Io lì ho deciso di sfruttare quel tempo a disposizione per iniziare finalmente questo percorso. Non nego che in un primo momento l’ho fatto soprattutto per ritrovare la mia elasticità e perché mi piaceva mettermi in gioco ed imparare posizioni “impossibili” per me.. (3 anni fa non avrei mai pensato di riuscire a stare a testa in giù senza un muro dietro)… ma man mano mi rendevo conto che la parte degli asana non mi bastava; c’era molto di più dietro questo mondo e volevo assolutamente scoprirlo.
Così ho iniziato il mio percorso formativo con Kavaalya. Una scuola con sede in India che mi ha permesso di conoscere la vera essenza dello Yoga tradizionale. Le asana sono una piccolissima parte. Mantra, Pranayama, Mudra, Bandha, Yoga Nidra, Dharana (concentrazione), Dhyana (meditazione). È tutto l’insieme che aiuta al benessere psicofisico.
Una volta intrapreso questo percorso è impossibile tornare indietro. Non riuscirai più a farne a meno . La serenità che proverai dopo ogni pratica la porterai con te per tutta la giornata. Ma soprattutto porterai i principi che lo yoga ti insegna al di fuori del tappetino. Ogni qual volta ne avrai bisogno tornerai ad osservare il tuo respiro. È tutto da lì che parte.
Cos’è invece per voi lo yoga? E cosa vi spinge ogni giorno a salire sul tappetino?